Approvato il 13% delle richieste: Regolatore britannico rende note le statistiche di registrazione del settore crypto
Da gennaio 2020, quasi 300 crypto imprese hanno richiesto la registrazione presso la Financial Conduct Authority, 38 delle quali sono state approvate.
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Da gennaio 2020, 291 società di criptovalute hanno richiesto la registrazione presso il principale regolatore finanziario del Regno Unito, la Financial Conduct Authority (FCA). Soltanto il 13% di esse ha ottenuto con successo l'autorizzazione a operare nel Paese.
L'11 agosto, la FCA ha pubblicato una risposta ad una richiesta di diritto di cronaca, il cui autore è rimasto sconosciuto. La richiesta prendeva in considerazione quattro domande sulle statistiche di registrazione delle imprese di criptovalute.
Il regolatore ha rivelato che dal 2020 ha ricevuto 291 richieste di registrazione e che ne ha approvate solamente 38. La maggior parte delle richieste (155) sono state ritirate dalle imprese stesse, poiché la FCA le incoraggia a ripresentare le domande in un secondo momento nel caso in cui non siano soddisfatti tutti i criteri. La FCA ha precisato che:
"Le imprese sono tenute a fornire le informazioni minime previste dal regolamento 57 dell'MLR; le imprese che non hanno fornito le informazioni previste vedranno respinta la loro domanda".
Nel Regno Unito, le imprese autorizzate a "svolgere attività legate alle criptovalute" devono ottenere la registrazione presso la FCA o la concessione di uno status operativo temporaneo. In precedenza, la FCA ha ordinato a Binance Markets Limited di interrompere le sue operazioni nel Paese e ha emanato ordini di "chiusura o rischio di ulteriori provvedimenti" per gli operatori locali di crypto ATM. Al momento della pubblicazione, l'elenco dei provider di criptovalute registrati dalla FCA comprende 42 entità, tra cui Skrill, eToro e Gemini.
A luglio, la FCA ha ricordato a tutte le società di crypto asset del Paese di rendere le loro strategie di marketing conformi al regime di promozione finanziaria entro ottobre 2023. In precedenza, la FCA aveva suggerito alle società di criptovalute di adottare un approccio di marketing che permettesse ai clienti un "periodo di ripensamento" per considerare i rischi dell'investimento in asset digitali.
Traduzione a cura di Walter Rizzo