Investigatori privati e protezione dei dati: un delicato equilibrio tra giustizia e privacy
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L’attività degli investigatori privati è fondamentale per risolvere questioni legali complesse, ma comporta una serie di responsabilità e obblighi, in particolare per quanto riguarda la protezione dei dati personali e per il mantenimento del delicato equilibrio tra la raccolta di prove per fini giudiziari e il rispetto della privacy
Pubblicato il 20 ago 2024
Consulente e formatore Privacy. DPO certificato UNI 11697:2017
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In un precedente articolo abbiamo esaminato il caso in cui, in mancanza di una adeguata base giuridica un avvocato non può acquisire dati personali necessari per far valere i diritti dei suoi clienti in giudizio. Abbiamo visto, tuttavia che l’avvocato comunque potrebbe suggerire al proprio assistito di effettuare una denuncia alle Forze dell’Ordine, oppure rivolgersi a un investigatore privato
Gli investigatori privati, infatti, svolgono un ruolo essenziale nel raccogliere informazioni rilevanti in diversi ambiti legali come, ad esempio, le indagini penali o le cause di divorzio. Tuttavia, la loro attività è rigorosamente regolata per evitare abusi e per garantire il rispetto dei principi della protezione dei dati personali.
Indice degli argomenti
- Requisiti per svolgere l’attività di investigatore privato
- Le regole deontologiche
- Modalità di trattamento dei dati
- Le regole di comportamento dell’investigatore privato
- Il perimetro operativo dell’investigatore privato
- Esempi pratici di richieste di dati personali
- Conclusioni
Requisiti per svolgere l’attività di investigatore privato
Una persona che voglia svolgere l’attività di investigatore privato deve ottenere una licenza dal Prefetto che richiede il possesso di specifici requisiti volti a garantire professionalità, competenza tecnica e rispetto delle normative.