Diritti tv, la legge anti-pirateria è realtà

Il testo approvato in Senato introduce la possibilità introdotta oscurare entro 30’ il segnale che consente agli utenti abusivi di guardare le partite

RedazioneLuglio 15, 2023

 2 minuti di lettura

 Man watching football and sport stream on mobile phone. Close up view. Home entertainment concept.

Dopo l’ok della Camera dello scorso marzo, è stato approvato all’unanimità anche dal Senato il provvedimento che conferisce nuovi poteri ad Agcom, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, per bloccare le piattaforme che diffondono illecitamente eventi live, tra cui sport, prime visioni di film e programmi di intrattenimento. Il disegno di legge contiene misure per la prevenzione e la repressione della diffusione illecita in rete di contenuti tutelati dal diritto d’autore e stabilisce il rafforzamento delle pene per chi trasmette e chi fruisce di contenuti pirata: carcere fino a 3 anni per chi trasmette i contenuti e multa fino a 5.000 per chi ne ha usufruito. Agli utenti collegati verrà mostrato un avviso con cui saranno informati dell’intervento dell’Autorità e gli verrà comunicata l’eventualità di poter essere segnalati alle autorità competenti. Il tracciamento non avverrà più attraverso i DNS, bensì utilizzando l’indirizzo IP, quindi sarà più difficile sottrarsi in caso di identificazione.

Un’indagine sul fenomeno della pirateria audiovisiva e sportiva, realizzata da Ipsos per conto di FAPAV – Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali- ha rilevato che nel 2022 sono stati commessi oltre 30 milioni di atti di pirateria in più rispetto al 2021 (+9%), un totale di circa 345 milioni. Di questi, il 26% in più sugli eventi sportivi live, il 20% in più sui programmi tv e il 15% in più per le serie tv. I film continuano ad essere i contenuti più piratati, il 35% in più, oltre 120 milioni.

All’articolo 1 del documento si elencano alcuni principi: riconoscimento, tutela e promozione della proprietà intellettuale in tutte le sue forme, tutela del diritto d’autore; sostegno anche economico ad imprese, autori e artisti; responsabilizzazione degli intermediari di rete per rendere efficace l’attività di contrasto alla pirateria; salvaguardia della segretezza delle comunicazioni; attuazione di politiche per promuovere la libertà di espressione e informazione. 

Una delle novità è il supporto dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale ad Agcom, per potenziare l’azione di monitoraggio, individuazione e repressione del fenomeno criminale online, tra Iptv, siti e applicazioni pirata. Anche il camcording –  l’attività di registrazione nei cinema dei film in prima visione

-è inquadrato come reato alla stregua delle altre forme di pirateria.

Sono previste campagne di comunicazione e sensibilizzazione e l’introduzione della educazione alla cittadinanza digitale. Previsti infine l’adeguamento del regolamento in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica e la convocazione da parte di Agcom e Acn di un tavolo tecnico con gli operatori.

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